XXII Concorso “Beppin da Cà”
SEGNALAZIONI

  1. Regordi de schêua di Marino Gualtiero (Dial. SV)
  2. Sciue di Giacomo Abbate ( Dial. Misto)
  3. A türe Fuksas â Margonâra di Luigi Pesenti (vernac. sabazio)
  4. A pulisia dell’armäiu di Franca Pellegrino ( Dial. SV)
  5. L’Amicissia è … di Rosa Fonti (Vern. Sabazio )
  6. L’ommu cu abbraççävai aerbui di Mauro Teresio Ciarlo (Dial. SV)
  7. A növa Ture Bofil        di Maria Bet Massucco ( Vern. Sabazio)
  8. A sto”ia du lù di Ines Gastaldi Carretto(Dial. Bardineto )
  9. Da ‘na spiaggetta davanti au portu di Bruno Trincheri (Dial. SV)
  10. A missa bunn-a                    di M. Giuliana Borreani (Dial. SV)
  11. El bric Ed Casaret     di Giovanni Ghione (Dial. Valbormida- Piana Crixia )
  12. Notte in giancu       di Giuseppina Damele ( Dial. Varazze )
  13. Dedicà au viale de Palme di Livia Compare ( Dial. Finalese)

MENZIONI D’ONORE

  1. Vuriè di Giusy Tissone (Lucia)-Dial. SV

Motivazione : Volare in alto è un sogno antico. Se camminare è fatica , sognare mette le ali. L’irrealtà, però , è un miraggio. Bisogna scendere , senza cadere.

  1. I nonni                               di Emilio Beglia (Begin)Dial. Albisola

Motivazione: Tenerezza di nonno, affetto di bambino. Mano nella mano, passato e futuro camminano insieme. Rinasce la speranza.

  1. Autünnu                                               di Marisa De Salvo (Lisa De )Dial. SV

Motivazione: Caldi colori, ma le colline hanno scheletri e il freddo punge la pelle. Solo l’abbraccio di un bimbo, che guarda oltre i vetri, ridarà tepore.

  1. U vegiu muìn di G. B. Sirombra  (Cuxu) Dial. SV

Motivazione: I villani non portano più il grano. L’acqua non fa più girare la ruota. Il mulo, nella stalla, sospira. Tutto tace e tacerà per sempre. E’ la fine.

IL PODIO

3° Class. :Medaglia di Bronzo:  PREGHEA     di Ezio Castelli (Simugge) P. Ver.Sab.

Motivazione: Un momento di raccoglimento, improvviso, quasi inaspettato, ma forse voluto ed atteso, nel silenzio della chiesa vuota, per rivivere nell’arco di un raggio di sole il tempo passato e cercare ancora quella presenza, quella voce nel cuore, che sembrava persa nell’altalena dei giorni e della quale l’autore prova una grande nostalgia. In quella chiesa c’è la sua infanzia, la sua giovinezza e la voce che è stata compagna di quei giorni e che ora vorrebbe ritrovare il suo cammino, anche se il cuore non è più quello di un bambino e la mente ha tante incertezze. E’ l’emozione di un momento che racconta una vita, la vita di un uomo.

2° Class. : Medaglia d’Argento : O Meximo sùò   di Mario Traversi (Ronfò)

Dial. Varazze

Motivazione: Come in una canzone di De André, speranza e nostalgia si mescolano nel cuore di chi parte: il distacco dagli affetti si materializza in una fotografia lasciata sul comò e il tempo pare fermarsi in un’attesa lunga una vita intera.

Ecco il messaggio di questa bella poesia in dialetto varazzino: il dolore non si manifesta per pudore e per abitudine; la fatica di partire  o di restare si esprime solo con il sudore, con la fatica. L’unica vera novità, anche nel Nuovo Mondo, è proprio e sempre lo stesso sudore, la stessa fatica.

1° Classificato: Medaglia d’Oro  : Attimu     di Giuliano Meirana (Lanpu)

Dialetto di Spotorno

Motivazione: La lirica ostenta un’eccellente musicalità sottolineata dalla rima alternata, dalle copiose geminazioni e dal settenario che domina quasi incontrastato. Originale la personificazione del tempo che, come un ladro, ruba gli attimi più belli  della vita. Il lessico, sebbene essenziale, offre colori ed emozioni. Romantica l’apertura, una tavolozza da pittore è la chiusura che, con sole tre parole, ci regala un panorama mozzafiato.

Premio Migliore Grafia Sabazia    a U Vegiu Muìn di Giobatta Sirombra  Albisola

 

 

Sala dell’Angiolina 14 Maggio 2011

Poesia Vincitrice del XXII Beppin da Cà – 2011
Attimu   Di Giuliano Meirana

Man int’a man,

unbre insc’ou fâ da seĵa,

röza de çe a pan,

mimoze, primaveĵa.

 

I baichi, ůn parapêtu

a piccu insc’â scüggea,

u mâ, spegiu discretu,

e u sfundu d’a rivea.

 

U tenpu, eternu laddru,

in giu  cu’a sö  bursa:

‘n attimu ,ůn quaddru

e turna via de cursa.

 

‘N’ àgave sciuìa

a-u bâxu di çent’anni,

aliti d’arbaxia,

terasse,cuppi e panni.

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