La Festa “Buon Compleanno Campanassa” ha lo scopo di celebrare i cento anni della città, sotto il profilo della sua identità storica e culturale, evidenziando una vocazione culturale da recuperare e promuovere in una visione attuale, facendo leva sui giovani, sulle scuole, sull’Università, con l’ausilio delle numerose associazioni culturali che valorizzano il patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico del territorio. Si vuole ricordare la mission della Campanassa, quale momento di coesione sociale, per dare spazio alla creatività, innovazione, crescita economica e qualità della vita.

Infatti tra gli obiettivi, ricordiamo: il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale;l’incremento dello sviluppo della coesione sociale e della partecipazione attiva della gente che abita il territorio; l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell’accessibilità; la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi; il perseguimento della sostenibilità.

Quale ETS, promuovere il recupero degli spazi e dei contenitori storici in disuso; il recupero dell’identità e dei valori insegnati dai Padri Fondatori; la valorizzazione delle eccellenze e del patrimonio storico – culturale; il coinvolgimento delle nuove generazioni al dibattito cittadino e alle iniziative culturali; la valorizzazione del suo entroterra per la fruizione turistica e ricreativa;

IERI

L’idea di dar vita alla Campanassa sorge nel 1922, quando un gruppo di savonesi per porre rimedio al vuoto avvertito all’interno della comunità decide di organizzare un “comitato provvisorio per la costituzione di una società di savonesi autentici”.

Con tal fine, nel settembre del 1922 il Comitato di liberi cittadini si riunisce al Bar Splendid, in Corso Italia e concepisce la Campanassa. Dopo numerosi incontri, un’adunanza preparatoria si tiene il 24 aprile 1924 al Politeama Garibaldi, durante la quale Paolo Boselli è nominato Presidente onorario della nuova Associazione e approvato il seguente ordine del giorno: “I nativi di Savona di idee e di credenze diverse ma riuniti dall’amore ella propria città, deliberano di costituirsi in una associazione intitolata dalla vecchia torre comunale – A Campanassa – per rievocare e custodire le memorie storiche dei loro avi, per cooperare al bene di Savona con unità d’intenti, alieni da spirito di parte. Mandano un saluto fraterno a quanti di altri paesi e città risiedono in Savona e ne hanno accresciuto e accrescono le fortune col lavoro e con l’opera intelligente”. Qui nasce il connubio “Città e Campanassa e Municipalità”: nel racconto della storia degli eventi del Centenario, leggiamo la storia della Comunità, della Città.

La nascita ufficiale della nuova Associazione avviene il 14 maggio 1924 al Politeama Garibaldi.

Nell’occasione, viene presentato il Consiglio Direttivo, viene approvato e votato il progetto di statuto sociale composto da 15 capitoli scritti da Filippo Noberasco, in dialetto savonese.

Il poeta Giulio Emanuele Minuto compone (successivamente) l’inno sociale su musica del maestro Carlo Collaretto, mentre il bozzettista Omero Bertolotto realizza il disegno per il distintivo/logo dell’Associazione. L’Associazione può contare 681 iscritti e l’insediamento nel Palazzo degli Anziani avviene l’11 ottobre del 1924.

Concessa la Torre del Brandale e il Palazzo degli Anziani dal Comune di Savona, quale sede della Campanassa, con la spinta e la determinazione del Presidente Poggio Poggi e le pubbliche sottoscrizioni, nel 1933 si ripristina la Torre nella sede originale, riportandola all’altezza di m. 49,60 e posta la nuova campana, benedetta l’11 ottobre 1933.

Oggi ci preme ricordare che l’attività dell’A Campanassa, per proseguire il cammino tracciato, anche nei momenti di grande calamità, non si è mai fermata: ritenendo primario e di alto valore sociale trasmettere (in passato, ora ed in futuro) un messaggio di auspicio e di forte impegno al ritorno alla normalità, nei rapporti, nella vita quotidiana della comunità savonese, sempre con il fine del mantenere viva la memoria e la cultura delle antiche tradizioni, nel segno della modernità e della continuità.

Pertanto, è nostro desiderio ribadire oggi 14 maggio 2024 che l’A Campanassa è pronta a superare l’attuale periodo di grande difficoltà economica e nei rapporti umani, che così gravemente colpisce e ha colpito la famiglia savonese, la sua comunità, oltre che il nostro amato Paese.

PERCORSO IDENTITARIO

La sfida lanciata dai Padri Fondatori in questi anni è stata raccolta giorno dopo giorno da chi ci ha preceduto, in un instancabile impegno diretto a perpetuare lo spirito associativo e l’identità di condivisione di scopi.

Non è stato un processo semplice, in quanto il testimone raccolto per giungere all’anno del Centenario,affinché per la Campanassa il passato rappresentasse ancora una volta la chiave di volta per il futuro, vale a dire rileggere e ritrovare nella storia la propria identità, nel segno della modernità, ha imposto un procedimento di modernizzazione e di attualizzazione di mezzi e strumenti assai gravoso ed oneroso, onde ripercorrere la via tracciata dai Padri Fondatori con i mezzi tecnici e organizzativi dei nostri tempi: per creare quindi la Campanassa aperta, disponibile e pronta a raccogliere sfide, rappresentandosi quale risorsa positiva per la Città, per la comunità, per il territorio!

Abbiamo puntato sui giovani, sulle scuole, sull’apparato Dirigente del MIUR e degli Istituti scolastici e dell’Università di Genova. Il percorso è ancora lungo, ma quando il 31 dicembre di quest’anno 2024 avverrà il passaggio di consegne tra l’attuale Consiglio Grande e il nuovo, potremo essere certi di aver fatto il nostro dovere, certamente non scevro da miglioramenti, affinché i futuri amministratori possano proseguire nel cammino intrapreso.

La sfida lanciata dal Consiglio Grande ha lo scopo di superare i confini e gli steccati del passato per far rivivere in Savona un periodo di reazione alle difficoltà, proprio come fecero i Savonesi che si unirono e fondarono la Campanassa.

Nelle foto di Pinuccio Caviglia l’annullo filatelico e il taglio della torta nella sala dell’Anziana.

EVENTI e PROGRAMMI per il CENTENARIO

Su questo solco, ricordo i principali eventi.

La NUVOLA, con cui è stata completata la digitalizzazione della Torre del Brandale; la BIBLIOTECA, arricchita con la donazione delle opere del Casino di lettura; la Maschera di CICCIOLIN, e la creazione della Statua, forgiata dal Maestro Enzo Flammia, che fa bella mostra nella Sala dell’Angiolina; laPUBBLICAZIONE del Giornale, che innova grandemente la fascia editoriale; il DIALETTO – BEPPIN DA CÀ – Da tempo l’Associazione ha compreso che uno dei tratti più nitidi dell’identità cittadina è quello costituito dal vernacolo parlato, da secoli, dalla gente di Savona. Con Beppin da Cà, sul solco della tradizione, l’intento è quello di creare uno strumento davvero capace di avvicinare, ancor più, la gente di Savona al proprio vernacolo, oltre che di suscitare in essa la premura di preservarne, con cura, la vitalità; le VISITE GUIDATE alla Torre, nell’ambito della nuova convenzione con Costa Crociere.

Inoltre, per finire, nell’ambito del programma concordato con il Comune di Savona si è organizzato l’evento LA SAVONA DI SANDRO PERTINI “Visita ai luoghi della giovinezza di Sandro Pertini”.

I prossimi?

I principali: la NUOVA GUIDA dell’A Campanassa, con illustrazioni a colori, note storiche ed esplicative, in due lingue: necessario strumento, mezzo imprescindibile di conoscenza, divulgazione e comunicazione dei tesori che la Torre racchiude e che arricchiscono il patrimonio storico e culturale della città, di cui i soci – e cioè le guide che compongono il gruppo delle “Visite guidate” – già oggi sono gli araldi per i visitatori, bravissimi messaggeri del contenuto artistico del Brandale; e poi il FESTIVAL DELLA MANO in doveroso omaggio al nostro scienziato prof. Renzo Mantero, in collaborazione con la Fondazione savonese per gli studi sulla mano; la storia e i valori artistici ed economici delle attività produttive e commerciali che per centinaia di anni hanno sostenuto le realtà economica del territorio, in collaborazione con il Museo del vetro di Altare, il Museo della Ceramica di Savona ed il Museo della pellicola di Cairo Montenotte; ed ancora: la letteratura, la poesia, la prosa dialettale, la storia dell’arte, il canto e la musica; con uno sguardo alla botanica, alle scienze agrarie e forestali, alla storia moderna; ed ancora all’artigianato artistico, alla geologia, alla paesaggistica ambientale.

Nella continuità dei prossimi cento anni dell’A Campanassa, questo il testimone che consegnamo al prossimo Consiglio Grande e al suo presidente.

Il tutto permeato nel nuovo contesto ambientale – per produrre e divulgare conoscenza – che è quello della multidisciplinarietà.

Attualità e realtà, in medias res, della vita quotidiana della città e del suo territorio.

Il mezzo attuativo è stato quello di adottare un’impostazione divulgativa mirando, prima di tutto, a soddisfare i bisogni formativi ed educativi delle giovani generazioni, posto che il passato non rappresenta un mero racconto riepilogativo, ma un preciso ed attuale riferimento alle origini della storia e dell’identità della comunità savonese, per fornire ai giovani concrete aspettative di inserimento nella vita quotidiana, lavorativa, per un futuro non contaminato dalla precarietà, dalla povertà, miseria economica e culturale.

Dall’Anziania, 14 maggio 2024, Copyright A Campanassa

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